Univa ed unisce ancora tutte i comuni e le frazioni che una volta competevano Erice. I fedeli provenienti dall’agroericino si riunivano in processioni nell’ultima settimana d’agosto, raggiungevano il santuario di Custonaci che è un piccolo gioiello arroccato sul punto più alto del paese e, seguendo l’effige della Madonna che allatta il suo bambino, s’inerpicavano lungo il sentiero che collega Custonaci ad Erice.
Il sentiero non è più battuto interamente nel suo percorso originario , ma ci sono ancora tracce della strada lastricata, degli abbeveratoi e di alcune chiedine rupestri, dove i fedeli sostavano e riposavano. Anticamente il quadro veniva trasportato dagli stessi fedeli all’interno di una sorta di vara coperta; giunto alla fontana di Apollo si esponeva e si celebrava una prima messa dopo la quale, sempre in processione veniva portato presso il real Duomo.
L’ultimo mercoledì d’agosto, ancora oggi, l’effige della Madonna viene seguita in processione lungo le strade dell’antica città di Erice e festeggiata da bande, giochi pirotecnici, di luci e d’acqua.
Gli ericini, in questa occasione, addobbano i cortili delle loro case ed espongono le immagini della Madonna su altarini fioriti.